Newsletter 109 di Coltivare l’orto. Valutare il pH senza strumenti. Riscaldare il terreno. Progetto di orto invernale. Il dente di leone e altro
http://www.coltivarelorto.it/ART/T4/0012art0020ba.html
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Ma di che cavolo parliamo?
Sentiamo citare una moltitudine di tipi di cavoli, alcuni notissimi come il cavolfiore, altri quasi sconosciuti come il cavolo navone. Ma in pratica, quanti tipi di cavoli ci sono? Al di là dei colori e delle forme, come li possiamo raggruppare secondo una consuetudine che tenga conto della classificazione botanica? |
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Il cavolo è una pianta erbacea che viene coltivata con un ciclo annuale per il consumo del prodotto, e con un ciclo biennale per l’ottenimento dei semi. La radice è fittonante, il fusto eretto, le foglie possono avere aspetti diversi: in generale sono cerose ed hanno una nervatura mediana molto pronunciata. I fiori sono di colore giallo, la riproduzione avviene per seme. |
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Cavolfiore Precoce di Jesi |
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Per le diverse caratteristiche morfologiche, i cavoli si distinguono come elencato nella tabella sottostante.
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CavolfioreRomanesco S. Giuseppe e Mont Blanc | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolfiore Catanese e Violet Queen |
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Il cavolo ha origini europee, era conosciuto fin dalla remota antichità, già dagli egizi, dai greci e dai romani. Dal punto di vista del prodotto ottenuto per la consumazione, il cavolo si distingue come elencato nella tabella sottostante
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Cavolo broccolo Topper e Calabrese | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo broccolo Southern Comet |
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Un grammo di semi di cavolo ne contiene 300/350. Il seme rimane attivo, cioè capace di germinare, per quattro o cinque anni. la semina può essere fatta direttamente in terra, ma è consigliabile seminare in vasetti singoli per utilizzare, nel trapianto, solo le piantine migliori. L’emersione delle piantine avviene dopo 8-10 giorni, alla temperatura di 25-30 gradi. Temperature diverse possono causare una emersione molto ritardate, o anche la prefioritura della pianta che va a fiore ancora prima di aver sviluppato la parte commestibile. |
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Cavolo cappuccio Cabeza negra | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo cappuccio Cuor di bue | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il cavolo può essere seminato in diversi periodi, in modo da ottenere una produzione lungo tutto il corso dell’anno. Nella tabella che segue sono riportati i periodi indicativi di semina all’aperto; occorre tenere conto delle diversità climatiche delle diverse zone d’Italia. |
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Cavolo cappuccio Mercato di Copenhagen e Gloria di Enkuizen | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo verza Padovano e San Martino | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo verza Violaceo di Verona e Pasqualino | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo verza di Piacenza invernale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavoli di Bruxelles | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo di Bruxelles Hilds Ideal | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo cinese Monument e Nagaoka | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo cinese Michihili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il trapianto si fa, solitamente, dopo 30-40 giorni dalla semina, quando le piantine sino alte 15-20 cm e comunque hanno 5.6 foglie. Il trapianto si fa interrando abbondantemente il fusto, perché in questo modo la pianta emetterà nuove radici. La concimazione deve essere fatta preventivamente usando in abbondanza letame, perché il cavolo è una pianta vorace. L’irrigazione è indispensabile subito dopo il trapianto e nel periodo estivo. |
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Cavolo navone Bianco d’inverno | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo navone in diverse varietà | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo rapa Bianco di Vienna e Violetto di Vienna | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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La rotazione è importante, cioè in cavolo non va mai coltivato per più anni nello stesso luogo per evitare il diffondersi di malattie come l’ernia del cavolo. Uno dei parassiti più accaniti contro il cavolo è la farfalla cavolaia, che si può combattere biologicamente irrorando le piante ogni 7-10 giorni con macerato di foglie di pomodoro. Mettete in un secchio 5 litri di acqua e 500 grammi di foglie di pomodoro, e lasciate macerare per un paio di giorni. Al termine filtrate bene in modo che il prodotto possa essere distribuito con uno spruzzatore. Prima di irrorare diluite il liquido al 50% con acqua naturale, e aggiungete ad ogni litro di prodotto un cucchiaio di scaglie di sapone di Marsiglia facendole sciogliere bene. L’aggiunta del sapone fa sì che il prodotto aderisca meglio alle foglie cerose del cavolo. |
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Cavolo rapa Delikatessen | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo a foglia Friulano e RiccioDwarf Green Curled | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavolo a foglia Nero di Toscana | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Le malattie fungine (crittogamiche) più frequenti nell’orto sono la peronospora e l’oidio, detto anche mal bianco, muffa bianca, nebbia, albugine. La peronospora si combatte con prodotti a base di rame, mentre per l’oidio l’arma decisiva è lo zolfo. |
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Esistono in commercio numerosissimi prodotti a base di zolfo (o anche zolfo ramato) ma quando l’attacco non è troppo prepotente si può ricorrrere a metodi naturali. Attenzione però, nessun metodo è curativo: quindi una pianta ammalata non guarirà mai. E’ possibile recuperarla eliminando tutte le parti infette e trattando le parti sane a scopo preventivo. Ovviamente però se l’infezione è troppo avanzata, non esiste altro rimedio che sradicare la pianta e smaltirla ben lontano dall’orto per evitare che le spore si disperdano sul terreno. |
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Foglie di salvia su cui sta comparendo la muffa bianca |
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L’oidio è un fungo parassita che si diffonde rapidamente creando un feltro di colore biancastro e di aspetto pulverulento. Colpisce tutte le parti della pianta: le foglie, i germogli ed i frutti. Questi arrestano la crescita, decolorano e ammuffiscono. L’oidio attacca tutti gli ortaggi, ma in modo particolare le cucurbitacee, zucchine e cetrioli. La propagazione avviene attraverso spore che possono essere veicolate anche dal vento, ma in genere dalla temperatura moderata (il massimo della diffusione avviene quando la temperatura si aggira attorno ai 22 gradi) e dalle condizioni umide in cui si trova la pianta. Per la verità, tutte le malattie crittogame si sviluppano con particolare virulenza in presenza di condizioni climatiche umide e scarsa ventilazione.
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Pianta di zucchini che può essere recuperata eliminando tutte le foglie con segni di muffa e tratatndo le altre con zolfo. |
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Prevenire l’oidio Unaprima prevenzione la si attua rispettando le distanze di impianto e lasciando spazio tra le piante, in modo che l’aria circoli. Nel caso dei pomodori, peperoni e melanzane, eliminare tutte le foglie in basso che potrebbero venire a contatto con il terreno. Inoltre sfogliare le piante troppo ricche di foglie che impediscono il passaggio di aria e luce tra la chioma. Per i zucchini, eliminare le vecchie foglie al di sotto della zona fruttifera. Si consiglia di innaffiare a scorrimento, oppure, se si vuole innaffiare a pioggia, farlo alla prima alba e non la sera, quando l’acqua rimane sulle foglie per tutta la notte. Inoltre, sostenere con canne o reti gli ortaggi più alti.
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Pianta di zucca ormai compromessa dalla malattia.
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COMBATTERE L’OIDIO Per la lotta all’oidio si utilizzano prodotti a base di zolfo, anche con più applicazioni nel corso del ciclo produttivo della pianta. In agricoltura biologica l’uso dello zolfo è consentito. Lo zolfo agisce per contatto. Il trattamento deve essere diffuso uniformemente su tutta la superficie da proteggere. A tal fine sono da preferire i trattamenti liquidi a quelli in polvere. Nell’usare lo zolfo bisogna fare attenzione alla temperatura. Sotto i 18 gradi non produce effetto, sopra i 30 può essere tossico per la pianta. Lo zolfo non è tossico per gli animali domestici (cani e gatti) e non penetra negli ortaggi, per cui è sufficiente un buon lavaggio per eliminarlo completamente. Viceversa alcuni antiioidici di sintesi reperibili sul mercato possono accumularsi sui prodotti e vanno usati solo in caso di estrema necessità. Naturalmentecome già detto, prima di irrorare la pianta bisogna rimuovere tutte le foglie già colpite perché lo zolfo ha potere preventivo, non curativo. Irrorare tutte le parti della pianta, anche lo stelo principale e le parti inferiori delle foglie.
Se poi si vogliono usare metodi casalinghi e materiali più facilmente reperibili rispetto allo zolfo, nei casi in cui l’infezione è ancora leggera si possono usare i seguenti prodotti: Bicarbonato o aceto: un cucchiaio abbondante di bicarbonato o di aceto, disciolto in un litro e mezzo di acqua. Acqua ossigenata: Spruzzare senza diluizione su piante già cresciute. Latte: diluito al 50% con acqua, spruzzare ogni 3-4 giorni. Il latte ostacola l’adesione del fungo alla pianta.
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BUON ORTO A TUTTI!!! |
Passo dopo passo dal seme al fiore- Collaborazione di Bruno Del Medico sulla rivista Casa in Fiore
In ogni periodo dell’anno i banchi dei Garden Center ci tentano con una grande varietà di fiori e ortaggi pronti per essere trapiantati. Di solito, però, chi coltiva l’orto ama produrre da sé le piantine. |
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Anche nel mese di settembre le rivista Casa in Fiore (si trova facilmente in edicola) ha ospitato una mia collaborazione, con il titolo Passo dopo passo dal seme al fiore. |
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“Ecco come procedere nelle semine per non sbagliare e aver risultati sicuri.” L’articolo illustra tutte le modalità per la semina, dall’acquisto delle bustine al trapianto. Vengono dati suggerimenti anche sul terriccio e sui supporti da semina. |
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La rivista Casa in fiore è disponibile in tutte le edicole al prezzo di 2,00 euro. |
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Vedi anche questi articoli: |
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BUON ORTO A TUTTI!!! |
Coltivare l’orto. Combattere le farfalle cavolaie (Pieris brassicae) con le foglie di pomodoro | |||||||
Se cominciate a vedere qualche graziosa farfallina che svolazza sulle vostre piante di cavolo, sappiate che quelle gentili creature potrebbero essere causa di seri guai per le piante che stanno adocchiando. Infatti la farfalla, (nome scientifico Pieris brassicae), volgarmente detta cavolaia, ha un legame stretto con i nostri cavoli, come lo stesso nome indica. Presto essa deporrà la sue uova sulle pagine inferiori delle nostre piante, senza che ce ne accorgiamo; finché, un (bel) mattino, scendendo nell’orto avremo una sgradita sorpresa: di alcuni dei nostri migliori cavoli sarà rimasto solo lo scheletro; solo le nervature di quelle che il giorno prima erano foglie ampie e rigogliose. |
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Gli scarti della potatura del pomodoro, possono essere utilizzati per preparare un infuso insetticida |
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Che cosa può essere accaduto? Le uova della graziosa farfalla si sono schiuse, e ne sono usciti stuoli di voracissimi bruchi, che non hanno atteso neppure un attimo per dedicarsi a divorare i nostri cavoli. | |||||||
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Uova di farfalla cavolaia deposte sulla pagina inferiore delle foglie di cavolo |
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RIMEDI CONTRO LA CAVOLAIA I rimedi per ovviare agli attacchi della cavolaia in modo biologico non sono molti: in effetti bisognerebbe controllare ogni giorno la pagina inferiore delle foglie per vedere se ci sono le uova, e in tal caso rimuovere la foglia. Oppure, si può cercare di allontanare le farfalle dai cavoli, usando una sostanza repellente. Questa sostanza la abbiamo a portata di mano in questo periodo, ed è facilissimo prepararla. |
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Una farfalla cavolaia |
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PREPARARE UN INFUSO DI FOGLIE DI POMODORO Utilizzando le foglie ed i getti ascellari ricavati dalla potatura dei nostri pomodori, si può preparare un infuso. Mettere due manciate di foglie di pomodoro in un contenitore, e versarci sopra due litri di acqua bollente. Dopo un paio d’ore, a infuso freddo, lo si può spruzzare sulle foglie dei cavoli e sul terreno circostante, senza diluirlo. Per favorire l’adesione aggiungete mezzo cucchiaio di detersivo liquido per i piatti, o scaglie di sapone di marsiglia. |
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Un cavolfiore verde dopo la pioggia |
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BUON ORTO A TUTTI!!! |
Tabella delle semine nell’orto di LUGLIO 2011 |
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Contrariamente a quanto molti credono, nel mese di luglio sono ancora possibili molte semine, e molti trapianti. In questo secondo caso è raccomandabile mettere la piantina in campo al tramonto, in modo che non sia immediatamente sottoposta ai raggi diretti del sole; questo è valido anche nel caso dei trapianti con pane di terra, da vasetti o piccoli contenitori. Alla collocazione in terra va fatta seguire immediatamente una abbondante innaffiatura. Per ridurre al minimo le perdite in caso di trapianto a radice nuda, si possono adattare alcuni accorgimenti tra cui: – per le insalate e ortaggi a foglia, ridurre a metà sia le foglie che le radici (tagliare con una forbice affilata); Le radici lavoreranno con più efficienza e le foglie disperderanno meno acqua per traspirazione. La piantina emetterà presto nuove foglie. |
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– Per altre piante, che hanno in genere foglie più coriacee, eliminare com unque qualche foglie tra le più basse e interrare profondamente le varietà in cui è possibile farlo (cavoli, pomodori, peperoni, melanzane); interrare anche la metà circa del fusto. Interrando, formare con la mano una piccola “vaschetta” attorno alla piantina: questa sarà utile per successive innaffiature. – Innaffiare abbondantemente subito dopo l’Interramento, e poi passare almeno due volte al giorno per la prima settimana riempiendo le vaschette o fossetti lasciati attorno a ogni piantina.
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OCCHIO ALLE VARIETA’ |
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In luglio, la borragine prosegue la sua fioritura | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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I zucchini possono ancora essere trapiantati anche il luglio, grazie al loro ciclo di crescita molto veloce. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Invece per i pomodori è ormai tardi, in luglio dovrebbero essere già in produzione. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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BUON ORTO A TUTTI!!! |
CALENDARIO LUNARE DELL’ORTO 2011 è oggi BLOG D’AUTORE su VIRGILIO. COLTIVARE POMODORI è BLOG DEL GIORNO il 15 giugno. |
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I blog del network di Coltivare l’orto stanno riscuotendo un grande consenso tra i visitatori e anche tra gli addetti ai lavori e alla critica. Infatti il blog Calendario lunare dell’orto, che già era stato nominato BLOG D’AUTORE nella homepage di Virgilio venerdì scorso, è tornato ad esserlo oggi. Anche il blog Coltivare pomodori ha ricevuto il 15 giugno il contrassegno di BLOG DEL GIORNO. |
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Il blog CALENDARIO LUNARE è eletto BLOG D’AUTORE il 19 giugno 2011 nella homepage di Virgilio |
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Sono riconoscimenti che mi incoraggiano, in qualità di autore dei blog, a migliorare sempre più il mio lavoro. I post che pubblico danno indicazioni molto pratiche, dettate dall’esperienza maturata in una vita di passione per l’orto; sono anche corredati da foto ampie e coloratissime, tutte originali. In particolare continua ad essere visitatissimo il post POTARE I POMODORI, che illustra con immagini chiare e dettagliate come trattare le piante di pomodoro per evitare malattie fungine ed ottenere raccolti più abbondanti. | |||||||
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Il blog Coltivare pomodori blog del giorno su Virgilio |
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Attualmente il network di Coltivare l’orto è costituito da otto blog dedicati alla coltivazione dell’orto sia in terra che sul balcone. Nel blog Un orto di 4 metri quadrati trovate anche progetti di piccoli orti e piani colturali. A questi si aggiungono le attività su Facebook: il gruppo Coltivare l’orto e la pagina Coltivare ortaggi in giardino e sul balcone. Per quanti vogliono approfondire in modo organico la materia della coltivazione dell’orto è anche disponibile il mio libro Coltivare l’orto (Bruno Del Medico, ediz. Lampi di Stampa 2011, ISBN 978-88-488-1221-4, 120 pagine 10,00 euro). Buon orto a tutti!
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BUON ORTO A TUTTI!!! |
Ecco le foto delle zucchine siciliane, nate dai semi regalati da questo blog | |||||||
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Le zucchine siciliane ottenute da Antonio Calì, con i semi regalati da questo blog. A presto Antonio ha promesso le foto con i frutti. | |||||||
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BUON ORTO A TUTTI!!! |
9993-2011-05-25-SEMINE GIUGNO
Tabella delle semine nell’orto di GIUGNO 2011 |
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Normalmente si ritiene che il periodo estivo ed autunnale sia dedicato quasi esclusivamente alla raccolta degli ortaggi; contrariamente a tale credenza, in questi mesi si possono effettuare molte semine che forniranno ortaggi non solo alla fine dell’autunno, ma anche durante l’inverno, con alcuni che potranno essere raccolti addirittura nei primi mesi dell’anno successivo, quando le verdure (a parte quelle provenienti da coltivazioni industriali) sono veramente poche. Alcuni ortaggi sono capaci di attraversare incolumi il periodo dei freddi per poi rivegetare clamorosamente al sopraggiungere dei primi tepori. (tutti i cavoli tardivi, bieta, sedano, cicorie, ecc.) |
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In alto, piantine di cardo, pronte ad essere trapiantate ancora nel mese di giugno. |
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Ho suddiviso le OPERAZIONI POSSIBILI distinguendole tra quelle delle zone climatiche più svantaggiate e quelle possibili nelle zone favorite. Anche qui sarebbe meglio distinguere, considerando generalmente un paio di settimane di anticipo per le isole, e un paio di settimane di ritardo per le zone più elevate. |
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I broccoli possono essere trapiantati nel mese di giugno |
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OCCHIO ALLE VARIETA’ |
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La portulaca (erba porcellana) cresce spontanea: è ottima mista alle insalate, con un sapore gradevolmente acidulo. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Anche la borragine cresce spontanea, ma difficilmente negli orti, dove però può essere coltivata. Della borragine si consumano i bellissimi fiori, veramente spettacolari per la nota di colore che danno alle insalate. Possono anche essere fritti impanati. |
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BUON ORTO A TUTTI!!! |